Palazzo della Missione

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Palazzo della Missione
Il palazzo della Missione a Firenze
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàFirenze
Indirizzopiazza de' Frescobaldi
Coordinate43°46′06.31″N 11°15′00.58″E / 43.768419°N 11.250161°E43.768419; 11.250161
Informazioni generali
CondizioniIn uso
UsoSede dell’indirizzo Internazionale Linguistico e Scientifico del Liceo Statale “Niccolò Machiavelli”
Palazzo della Missione accanto al ponte Santa Trinita

Il Palazzo della Missione si trova in piazza de' Frescobaldi, al termine del Lungarno Guicciardini e di Via Maggio, all'imbocco del Ponte di Santa Trinita nel quartiere di Oltrarno a Firenze.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

«Essendo molti cittadini un giorno, per seppellire una donna morta, alla piazza de' Frescobaldi [...] e essendo a sedere, i Donati e i Cerchi, l'una parte al dirimpetto all altra, uno o per racconciarsi i panni o per altra cagione, si levò ritto. Gli adversari, per sospetto, anche si levorono, e missono mano alle spade; gli altri feciono il simile: e vennono alla zuffa: gli altri uomini che v'erano insieme, li tramezorono, e non li lasciorono azuffare.»

Qui si trovava l'antico Palazzo dei Frescobaldi, principale edificio dell'omonima famiglia che sorvegliava il ponte da essa finanziato, il ponte di Santa Trinita. Il prestigio della famiglia e del palazzo è testimoniato da i numerosi ospiti illustri all'epoca di Berto Frescobaldi e dei poeti Dino e suo figlio Matteo, tra i quali spicca Carlo di Valois, difensore in Italia di Bonifacio VIII, che vi risiedette durante la sua occupazione di Firenze.

«Venne il detto messer Carlo ne la città di Firenze domenica addì IV di novembre, e da' cittadini fu molto onorato, con palio e con armeggiatori. [...] Il signore smontò in casa i Frescobaldi. Assai fu pregato smontasse dove il grande e onorato re Carlo smontò, e tutti i grandi signori che nella città venìano, però che lo spazio era grande, e il luogo sicuro.»

Nella piazza i Frescobaldi possedevano anche una torre ed una loggia antistante il palazzo. Qui sempre Dino Compagni ricorda come avvennero alcune zuffe tra guelfi bianchi e neri che portarono in seguito alla deprecata guerra civile che fu la rovina di Dante Alighieri.

Il palazzo fu incendiato una prima volta nel Trecento e poi distrutto nel Cinquecento per fondarvi il convento degli agostiniani di San Jacopo, connesso all'adiacente chiesa di San Jacopo Sopr'Arno. I religiosi erano detti anche "Frati della Missione" e da questo appellativo nacque il nuovo nome del palazzo.

La famiglia allora si era già spostata in via Santo Spirito, dove nel Seicento fu edificato il nuovo palazzo Frescobaldi, mentre in quegli stessi anni l'architetto Bernardino Radi edificava il palazzo attuale, con la decorazione sulla facciata dai busti dei granduchi medicei.

Nell'Ottocento ospitò un istituto scolastico, il Reale Istituto Superiore di Magistero Femminile. Durante il breve periodo di Firenze Capitale poi (1865-1871), ospitò il Ministero della Marina, come ricorda una targa sulla facciata. Oggi il palazzo funge da succursale per l’indirizzo Internazionale Linguistico e Scientifico del vicino Liceo Niccolò Statale Machiavelli, ospitato in Palazzo Rinuccini.

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